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La sanatoria è un provvedimento speciale del Governo, tramite il quale viene data la possibilità ai cittadini stranieri irregolari di ottenere un permesso di soggiorno e di regolarizzare rapporti di lavoro irregolare. Può essere chiamata anche regolarizzazione o emersione.
Nel 2020 l’articolo 103 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 ha stabilito questa possibilità per tre settori produttivi in particolare: agricoltura, lavoro domestico (colf) lavoro di assistenza e cura alla persona (badanti).
Gli enti istituzionali coinvolti sono la Questura, l'Ispettorato Territoriale del Lavoro e la Prefettura.
La Prefettura si occupa delle domande di emersione stabilite dal comma 1 dell’articolo 103, dando la possibilità ai datori di lavoro italiani o stranieri di sottoscrivere un nuovo rapporto di lavoro subordinato o di dichiararne uno irregolarmente instaurato con cittadini italiani o stranieri presenti sul territorio nazionale prima dell'8 marzo 2020.
Con la procedura di emersione, per i lavoratori stranieri, è possibile ottenere un permesso di soggiorno per lavoro subordinato, la cui durata varia in base al corso di validità del contratto di lavoro.
Dal 01 giugno 2020 al 15 agosto 2020 sono state presentate nella Provincia di Verona 4.351 domande di emersione.
Questa sezione del sito è dedicata agli utenti che hanno fatto domanda di emersione.
Lo Sportello Unico Immigrazione si occupa di:
1. verificare l'ammissibilità della domanda di emersione;
2. convocare il datore di lavoro e il lavoratore per verificare la corrispondenza delle dichiarazioni rese nella domanda telematica con quanto risulta dalla documentazione che deve essere presentata in originale in sede di appuntamento in Prefettura;
3. assicurare che il datore di lavoro e il lavoratore sottoscrivano il contratto di soggiorno e consegnare al lavoratore il modello 209 che dovrà inviare alla Questura per la richiesta di permesso di soggiorno, tramite il Kit postale.
Con la sottoscrizione del contratto di soggiorno il sistema informatico dello Sportello Unico Immigrazione invia la comunicazione obbligatoria al Ministero del Lavoro, esonerando il datore di lavoro dall’invio; essa sarà disponibile nell’area personale del portale riservata al datore di lavoro.
Maggiori informazioni si posso trovare nell'area dedicata del sito ufficiale della Prefettura di Verona
http://www.prefettura.it/verona/contenuti/Sanatoria_2020-9216958.htm
Dal 1 Giugno RISTORANTI e BAR possono tornare a lavorare anche al chiuso ma con delle modifiche rispetto alle linee guida approvate, lo ha chiarito il Ministero della Salute. Vi ricordiamo alcune delle principali disposizioni invitandovi a prendere contatto con i nostri uffici per ogni approfondimento:
- è necessario adottare misure per evitare assembramenti al di fuori del locale e delle sue pertinenze;
- confermata la limitazione delle 4 persone massimo per tavolo, salvo che siano conviventi;
- negli esercizi che somministrano pasti, raccomandare l'accesso tramite prenotazione e mantenere l'elenco dei soggetti che hanno prenotato per 14 giorni (nel caso di cerimonie è previsto l'obbligo di conservazione per 14 giorni dell'elenco dei partecipanti). E' consentito l'accesso anche senza prenotazione in presenza di posti a sedere liberi. Non possono essere continuativamente presenti all'interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere;
- in tutti gli esercizi, i tavoli dovranno essere disposti assicurando il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (la distanza è estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro negli ambienti all'aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors) ad eccezione delle persone che non sono soggette alle disposizioni su! distanziamento personale. Viene confermato che le distanze sopraindicate possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione, avendo cura che le stesse non ostacolino il ricambio d'aria. Anche se non espressamente previsto, si ritiene verosimile, in virtù anche di quanto dettato per il servizio al banco, che il distanziamento di un metro valga anche tra i clienti dello stesso tavolo (salve le note eccezioni).
- i clienti dovranno indossare la mascherina quando non seduti al tavolo.
- Favorire la consultazione on line dei menu, oppure ricorrere alla stampa plastificata (quindi disinfettabile dopo l'uso) oppure cartacei a perdere.
- negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, dovrà essere consentito l'ingresso a un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione (estendibile ad almeno 2 metri a seconda dello scenario epidemiologico di rischio);
- anche per la consumazione al banco, deve essere assicurato il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro, estendibile ad almeno 2 metri a seconda dello scenario epidemiologico di rischio;
- diventa obbligatorio mantenere aperte porte, finestre e vetrate, a meno che le condizioni meteo o altre situazioni di necessità non lo consentano.
- restano in essere le indicazioni in merito al fornire un' adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare, rendere disponibili prodotti per l' igienizzazione delle mani, l'uso della mascherina , e l'adottare misure per evitare assembramenti al di fuori del locale.
“Serve una legge che tuteli finalmente tutte le guide italiane. Oggi più che mai, dopo un periodo disastroso sotto il profilo economico, abbiamo necessità di valorizzarne la professionalità, perché sono una risorsa fondamentale dell’accoglienza turistica di livello e per la trasmissione della cultura italiana ai visitatori che giungono da tutto il mondo”.
A dichiararlo, è Micol Caramello, Presidente nazionale di Federagit, l’associazione che riunisce le guide e gli accompagnatori turistici Confesercenti, in audizione presso la 10a Commissione del Senato per esaminare i disegni di legge sul riordino delle professioni turistiche.
“Abbiamo necessità di una legge che poggi su basi normative certe, a garanzia di tutti i colleghi già abilitati e di coloro che attendono di potersi finalmente abilitare. Una legge che definisca gli ambiti in cui devono operare, senza sovrapporsi, tutti i professionisti del turismo, e che sani le criticità legate alla mancanza di controlli circa la libera circolazione delle guide europee che, molto spesso, non lavorano occasionalmente ma in modo stanziale sul territorio italiano. Bisogna vigilare che le guide italiane – che in questo periodo hanno molto sofferto a livello economico – non subiscano inaccettabili discriminazioni”.
“Apprezziamo la volontà di voler disciplinare la professione di guida turistica, riconoscendole dunque l’indiscusso valore per la valorizzazione del patrimonio culturale, storico ed artistico dell’Italia. Ma ci sono ancora nodi da sciogliere. Ambedue i disegni di legge – spiega Caramello – fanno riferimento a specifiche abilitazioni, non definite, per poter esercitare la professione e ad ambiti territoriali di specializzazione, neppure essi definiti, la cui disciplina è demandata a successivi decreti attuativi (da evitare). Non viene dunque in alcun modo richiamata la disciplina di cui all’art. 3 della legge 97/2013, che attualmente è la disposizione di riferimento della professione di guida turistica e che ha sancito la validità dell’abilitazione su tutto il territorio nazionale. Bisognerebbe chiarire i concetti sopra riportati alla luce delle direttive Servizi e Qualifiche Professionali e considerare di modificare o abrogare l’art. 3 della Legge n. 97/13 al fine di giungere alla redazione di un testo di legge forte che tuteli la professione di guida turistica nel rispetto delle vigenti norme europee, anche traendo spunto dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea C/180/89”.
“Viviamo in situazione di precarietà ormai dal 2013, e non possiamo attendere oltre”, conclude la Presidente Federagit. “L’Italia merita che anche le nuove guide turistiche abbiano un elevato livello professionale, in grado di illustrare con competenza il vasto e vario patrimonio storico, culturale, religioso, architettonico, artistico, archeologico e monumentale italiano, in correlazione anche ai contesti demo-etno-antropologico, paesaggistico, produttivo e enogastronomico che caratterizzano le specificità territoriali”.
Nella seduta di lunedì 24 maggio, Alessandro Torluccio attuale direttore di Confesercenti Verona, è stato eletto membro del CDA dell'Associazione Veronesi nel Mondo.
Nel suo discorso di insediamento il Alessandro Torluccio, si è soffermato sull’attuale situazione del commercio nella realtà veronese dopo un anno dalla pandemia, sottolineando come la Confesercenti si debba sempre più porre come punto di riferimento degli imprenditori e delle istituzioni locali: «L’indirizzo strategico è quello di rafforzare la nostra Associazione integrando le potenzialità della struttura territoriale con le crescenti opportunità offerte dal Sistema Verona, per dare sempre più opportunità alle imprese associate».
L’Associazione Veronesi nel Mondo assiste e indirizza gli associati in materia previdenziale in Italia e all’Estero, in campo fiscale, nelle ricerche anagrafiche per il recupero della cittadinanza, avvalendosi anche di esperti per consulenze esterne; promuove iniziative culturali di interesse sociale in Provincia e nei luoghi di emigrazione. Organizza viaggi, vacanze culturali, visite alle “Famiglie” in tutti i continenti; organizza corsi formativi rivolti a giovani discendenti di emigranti veronesi e veneti; agli stessi e ad anziani di origine veneta organizza soggiorni e visite ai luoghi d’origine; favorisce interscambi sociali, culturali ed economici tra la Provincia e le comunità veronese nel mondo;
organizza assemblee e dibattiti su maggiori temi di interesse dei Veronesi nel mondo e sull’emigrazione; promuove iniziative editoriali anche in forma multimediale sugli stessi argomenti;
Alessandro Torluccio ha poi concluso il suo intervento ricordando come “Confesercenti deve essere un moderno sindacato di imprese e sempre più dovrà dare opportunità alle imprenditrici e agli imprenditori che tutte le mattine intraprendono le loro attività e vanno avanti nonostante tutto”. “Abbiamo potenzialità straordinarie” ha detto, “dobbiamo metterle in campo coinvolgendo anche i commercianti che non aderiscono all’Associazione su temi specifici, facendo sentir loro la nostra presenza e vicinanza, migliorando la capacità di farci conoscere, far comprendere le iniziative per le attività del commercio, del turismo e dei servizi, migliorando la nostra capacità di informazione e l’immagine della Confesercenti”.
Con la giornata di chiusura e le presentazioni dei project work per Vicenzi Group, gli Allievi del Master in Marketing e Comunicazione d’Impresa di Verona completano il loro percorso di crescita personale e professionale.
Se grande giorno doveva essere, grande giorno è stato. A distanza di sette mesi dall’ultima lezione in aula, gli Allievi del Master in Marketing e Comunicazione d’Impresa di Verona si sono ritrovati in presenza per la giornata di chiusura del percorso formativo. Riscoprendosi più preparati, sicuri dei propri mezzi, ma anche più uniti e più vicini, nonostante i mesi di forzata lontananza. In poche parole, cresciuti umanamente e professionalmente.
È stata una giornata ricca di emozioni, che ha visto gli Allievi alle prese prima con il classico mix di gioia e trepidazione che precede i grandi appuntamenti, e poi con l’autentica soddisfazione di chi ha appena tagliato un traguardo importante.
Eppure, assistendo alle presentazioni, ciò che trapelava erano solo una totale padronanza della situazione e una piena consapevolezza di sé. I primi a salire in cattedra sono stati gli “Sbronzi di Marketing”, seguiti dagli “Snacks&Go”, dai “GirlZ Power” e dai “Mad’s Communication”. Quattro gruppi, diversi per composizione, vissuti formativi e professionali e individualità, accomunati dal medesimo intento: offrire a Vicenzi Group proposte brillanti, innovative e immediatamente applicabili per l’espansione del noto brand Mr. Day, come da brief ricevuto lo scorso febbraio da Cristian Modolo e Francesco Mantovanelli, rispettivamente Marketing & Communication Director e Brand Manager del gruppo.
Impossibile sintetizzare in poche righe più di un centinaio di slide complessivamente prodotte, a loro volta frutto di un lavoro che si è protratto per settimane tramite brainstorming di gruppo, sessioni di team working e confronti costanti con i coach di progetto Andrea Ghirlanda e Sissi Peloso, e i docenti del Master. Molto più semplice, invece, per non dire immediato, è stato riconoscere nei lavori presentati quelle doti fondamentali per riuscire a fare la differenza in un settore, il marketing, che nel connubio tra creatività e analisi, e nel difficile equilibrio tra omologazione (con i tempi) e differenziazione (dei prodotti), trova i suoi tratti peculiari.
Alla fine ad aggiudicarsi la palma di vincitori sono stati gli “Snacks&Go”. E se per gli “Sbronzi di Mktg” è arrivata comunque una menzione speciale, anche per gli altri due gruppi non sono mancate le congratulazioni di tutti i presenti. Da Vilma Febbroni, direttrice di Professional Datagest, dal direttore generale e dal referente settore eventi di Confesercenti Provinciale di Verona Alessandro Torluccio e Fabio Vecchia, ai docenti Pierantonio Gallu e Domenico Orlando, presenti all’evento insieme ai già citati Modolo, Mantovanelli e Ghirlanda.
Un punto di arrivo che segna un nuovo inizio
Dopo i verdetti della giuria si è passati alla consegna dei diplomi e al tradizionale brindisi di fine Master. Ed è così che con la sana euforia da conquista, condita da quel pizzico di adrenalina ancora in circolo, si fa strada anche la soddisfazione per aver portato a termine un percorso che a un certo punto sembrava essere più difficile del previsto, e che proprio a seguito delle nuove sfide si è rivelato ancora più arricchente.
Perché l’obiettivo prioritario di un percorso formativo è certamente l’acquisizione di nuove competenze. Ma conoscere gli elementi di un piano di marketing, saper definire la strategia di lancio di un nuovo prodotto è tanto importante quanto sapersi relazionare con i colleghi e conquistare la fiducia di clienti e fornitori, per accompagnare la crescita professionale con un’evoluzione anche della propria persona.
Un project work serve anche e soprattutto a questo, ed è questo il vero motivo per cui per i nostri (ormai ex) Allievi del Master in Marketing e Comunicazione d’Impresa di Verona, la giornata di sabato scorso non rappresenta un punto di arrivo, ma è in realtà un punto d’inizio.
- Asporto consentito nei bar anche dopo le 18
- Primi chiarimenti sul decreto “riaperture”
- Dossier Turismo, Confesercenti: con restrizioni e vaccinazioni lente presenze in calo anche nel 2021
- Supportiamo le imprese, Confesercenti allarga la propria squadra.
- ore 19.00 incontro con il Prefetto di Verona
- ore 15.30 incontro con Provincia e Comune di Verona
- Trasparenza
- Portiamo le imprese fuori dalla pandemia. Iniziative di Confesercenti in tutta Italia. Firma la petizione
- Domani la prima mobilitazione nazionale per salvaguardare il futuro delle imprese
- Intervista per VOCI DEL TERRITORIO