Menu Associazione
Menu Servizi
Menu News
Menu Eventi
Menu Contatti
Una dolce attenzione nel giorno di San Valentino? Regala un cioccolatino. È sulle ali di questa risposta che arriva a Verona, in Piazza Bra, dal 14 al 17 febbraio, la prima edizione di Chocolate in Love, mostra mercato dei maestri cioccolatai italiani che durante i quattro giorni di manifestazione, dalle 10 alle 22 delizieranno i palati con il meglio della produzione italiana. L’evento, inserito nelle giornate di manifestazione di Verona In Love e organizzato dalla Confesercenti di Verona, porterà lungo il Liston 13 aziende accuratamente selezionate, che avranno il compito di fondere ancora una volta insieme l’amore e il cioccolato, in un turbinio di emozioni e passioni.
1500 imprese del commercio, 819 negozi del dettaglio, 409 attività del turismo e 1310 aziende di servizi. Questi i numeri delle Partite Iva veronesi legate al commercio che nel 2012 sono state costrette a chiudere, il 67% sul totale di quelle che hanno chiuso, che ammontano sul territorio scaligero a 5985. Una situazione particolarmente difficile, che delinea senza alcun dubbio la forte crisi dei consumi che sta attanagliando tutta l’Italia: «Siamo di fronte ad una situazione nuova e assai drammatica, il cui impatto sociale sarà ben più grave nei prossimi anni». A dirlo è Fabrizio Tonini, direttore di Confesercenti Verona: «Qui non stiamo parlando di qualche bar o qualche attività che a causa di una cattiva gestione è costretta a chiudere. Tra queste imprese che non ci sono più ci sono decine e decine di imprenditori che storicamente hanno sempre avuto successo, sia a Verona che in provincia, persone preparate e affidabili. Il problema è quindi più ampio e di conseguenza anche di più difficile soluzione».
Leggi tutto: Verona e provincia a rischio di desertificazione commerciale
1500 imprese del commercio, 819 negozi del dettaglio, 409 attività del turismo e 1310 aziende di servizi. Questi i numeri delle Partite Iva veronesi legate al commercio che nel 2012 sono state costrette a chiudere, il 67% sul totale di quelle che hanno chiuso, che ammontano sul territorio scaligero a 5985. Una situazione particolarmente difficile, che delinea senza alcun dubbio la forte crisi dei consumi che sta attanagliando tutta l’Italia: «Siamo di fronte ad una situazione nuova e assai drammatica, il cui impatto sociale sarà ben più grave nei prossimi anni». A dirlo è Fabrizio Tonini, direttore di Confesercenti Verona: «Qui non stiamo parlando di qualche bar o qualche attività che a causa di una cattiva gestione è costretta a chiudere. Tra queste imprese che non ci sono più ci sono decine e decine di imprenditori che storicamente hanno sempre avuto successo, sia a Verona che in provincia, persone preparate e affidabili. Il problema è quindi più ampio e di conseguenza anche di più difficile soluzione».
Se guardiamo alle piccole e medie imprese del commercio, cioè i negozi che tengono vivi i centri storici, i dati sono ancor più sconfortanti: 632 nel 2009, 678 nel 2010, 761 nel 2011 e 819 nel 2012. Una escalation di chiusure che non si verificava dai primi anni ’90, quando la svalutazione della Lira fece tremare la stabilità del Paese: «Se paragoniamo Verona ad altre città del Veneto notiamo come il settore della piccola impresa del commercio sia quella più in difficoltà sul nostro territorio, molto di più rispetto al comparto del turismo, dove, anche se sembra in controtendenza, i dati segnano 11 aziende in più nel confronto con il 2011. Attenzione però: si sono assottigliati di molto anche i ricavi ». Secondo l’Associazione di categoria la congiuntura economica e i provvedimenti in materia fiscale del Governo sono solo alcune delle cause contro cui puntare il dito, senza dimenticare l'avvento sempre più invasivo della grande distribuzione organizzata e della catene commerciali, le uniche in grado di sostenere, ad esempio, la liberalizzazione assoluta dei giorni e degli orari voluta da Mario Monti. A confermare questo è il dato sulle nuove aperture, che per il 37% sul totale del 2012 riguarda attività in franchising, una tipologia di commercio che rientra negli schemi del centro commerciale: «Anche le nostre vie Mazzini, Borsari, Cappello e Stella subiscono lo stesso effetto di omologazione che avviene nei centri commerciali – spiega Tonini – senza alcuna differenza, se non quella che essendo un ente pubblico il gestore dell’area, ci sono più possibilità di tutela di alcune tipologie di attività, ed in questo il Comune di Verona qualcosa sta facendo, come lo sviluppo del progetto CcnVerona, che ha lo scopo di coordinare e sviluppare manifestazioni che coinvolgano i commercianti, tuttavia la strada da percorrere è ancora molto lunga, soprattutto in previsione delle nuove tasse comunali che presumibilmente incideranno sulla piccola e media impresa e su alcune scelte successive a questo progetto, come l’insediamento dell’area Ex-Biasi e Ex-Cartiere, che sembrano contraddire proprio la scelta di tutelare il centro storico e sulle quali siamo profondamente contrari. Nei paesi della cintura cittadina, invece, la conseguenza è la trasformazione delle aree urbane in dormitori, sul modello parigino, che negli anni ha portato a concentrare le attività nel cuore della città e nei centri commerciali, creando in queste Banlieu numerosi problemi di ordine pubblico – conclude Tonini –. Il negozio con le sue attività, infatti, serve anche a mantenere sorvegliata e attiva un’area, dove gli acquirenti e l’afflusso di persone genera sicurezza. Verona certamente non è Parigi, ma anche nel nostro caso si tende a proseguire su questo pericoloso modello. Il nostro auspicio è che le amministrazioni comunali premino le imprese virtuose, limitando la grande distribuzione e favorendo la concertazione e la collaborazione tra le piccole attività».
Ripartono i corsobbligatori sulla sicurezzza aziendale organizzati da Confesercenti e destinati alla piccola e media impresa. Di seguito potete trovare le date e i costi dei percorsi formativi in partenza, mentrein allegato è disponibile la scheda di iscrizione.
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione per soci/titolari d’azienda ai sensi del D.Lgs. 81/2008 (ex legge 626/94). Durata 16 ore, costo 190,00 € iva incl.(170,00 € iva incl. per gli associati).
Date: 04 - 05 - 07 - 11 febbraio 2013 dalle ore 15,30 alle ore 19,30
Addetto alla prevenzione degli incendi per attività a basso rischio. Durata 4 ore. Costo 90,00 € iva incl. (70,00 € iva incl. per gli associati).
Date: 12 febbraio 2013 dalle ore 15,30 alle ore 19,30
Addetto al pronto soccorso aziendale (aziende gruppo B e C). Durata 12 ore. Costo 205,00 € iva incl. (170,00 € iva incl. per gli assoc).
Date: 18 - 19 - 21 febbraio 2013 dalle ore 15,30 alle ore 19,30
Aggiornamento pronto soccorso. Durata 4 ore. Costo 80,00 € iva incl.
Date: 21 febbraio 2013 dalle ore 15,30 alle ore 19,30
Il Consiglio della Camera di Commercio di Verona ha approvando, in data 13 dicembre 2012, due bandi per l'erogazione di contributi alle imprese veronesi per incentivare progetti di innovazione tecnologica e di internazionalizzazione, allo scopo di garantire alle stesse la capacità competitiva necessaria a rimanere sul mercato ed a svilupparsi, ottimizzando sia i processi interni che le modalità di porsi verso l'esterno.
L'ente camerale prosegue nell'azione di sostegno dell'economia veronese mettendo a disposizione delle imprese locali tre milioni di Euro.
L’obiettivo è di arrivare, nel 2013, ad uno stanziamento annuo di oltre 8 milioni per dare un segnale forte di continuità nella promozione economica e di fiducia alle imprese locali.
- Commercio Oggi Aprile 2012
- Commercio Oggi Aprile 2012
- Il Vescovo firma contro le aperture domenicali
- Progetto di legge LIBERALADOMENICA
- Frequently Asked Question sulla Sicurezza dei Lavoratori
- Nuove date corsi obbligatori sicurezza lavoratori
- ARRIVA COMMERCIO IN PIAZZA A VILLAFRANCA
- Pagamenti a 30 e 60 giorni per i prodotti alimentari.
- Mercato straordinario domenica 2 settembre a Bardolino
- Mercato straordinario domenica 2 settembre a Bardolino