
Il credito di imposta del 30% si applica anche agli investimenti per la digitalizzazione, e possono beneficiarne sia gli alberghi sia agenzie di viaggi e tour operator dell’incoming per i periodi di imposta 2015-2019. Il credito, riconosciuto fino a un importo massimo di 12.500 euro, è relativo alle spese di acquisto per siti web e loro ottimizzazione per mobile, software per la vendita online di pernottamenti e servizi turistici, servizi di comunicazione e marketing per generare visibilità e opportunità commerciali sul web e sui social media, spazi pubblicitari e promozionali, impianti wi-fi nelle strutture.
La legge prevede inoltre il ripensamento del sistema di classificazione degli alberghi, con l’obiettivo di adeguarlo a quello adottato a livello europeo e internazionale: la nuova classificazione, che sarà proposta entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto, premierà sia l'accessibilità sia l'efficienza energetica delle strutture.
Novità anche in termini di semplificazione delle procedure di avvio ed esercizio delle attività imprenditoriali, e dal 2015 anche le imprese turistiche create da persone di età inferiore ai 40 anni potranno godere delle agevolazioni fiscali già previste per le startup.
Infine l’Enit, che viene trasformato in ente pubblico economico sottoposto alla vigilanza del ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo per ridurre la spesa pubblica, migliorare la promozione dell’offerta turistica nazionale e favorirne la commercializzazione: compito dell’Agenzia per il turismo sarà quello di promuovere e favorire la commercializzazione dei servizi turistici, culturali e dei prodotti enogastronomici tipici in Italia e all’estero, in particolare attraverso i mezzi digitali.
"Un pannicello caldo su una piaga grave e profonda". Così Claudio Albonetti, Presidente di Assoturismo-Confesercenti, definisce il decreto cultura e turismo licenziato dal Senato. "Le difficoltà del turismo sono evidenti da tempo, almeno quanto la mancanza di un'iniziativa importante da parte del Governo, capace di dare una risposta adeguata alle reali necessità per rilanciare il settore. I provvedimenti contenuti nel decreto - sottolinea Albonetti - appaiono di poco conto, tanto dal punto di vista dei contenuti, quanto da quello delle risorse economiche previste. Il credito d'imposta ed i provvedimenti per la riqualificazione delle imprese ricettive sono giusti, ma tardivi ed insufficienti. E sul lato della promozione turistica dell'Italia, mentre si plaude alla chiusura di Promuovitalia si spera che Enit possa trovare una migliore operatività e soprattutto che possa restare uno strumento a disposizione di tutti i turismi, tutti i territori e tutte le imprese".