
Secondo l’associazione di categoria, inoltre, la Legge Regionale sul commercio ha dato delle linee guida molto chiare sui nuovi grandi insediamenti, privilegiando i la valorizzazione dei centri storici rispetto ai centri commerciali, attrattori di traffico e che possono determinare una abbassamento della qualità della vita se inseriti nelle aree urbane senza utilizzare i criteri previsti dalla legge stessa: «Non siamo contrari a priori ai centri commerciali – ha continuato Meneguzzo – tuttavia siamo dell’opinione che il mercato in questo senso sia saturo, sia per i cittadini che per le stesse aziende, le quali rischiano di avere una concorrenza troppo massiccia e quindi siano disincentivate ad investire in nuove strutture».
Per arrivare ad un piano razionale delle aree e incentivare i comuni a valorizzare i centri storici, nei prossimi giorni, la Confesercenti lancerà in tutto il Veneto il progetto “Patto per le Città”, per aggregare le amministrazioni locali nel reperimento delle risorse da destinare a progetti integrati di sviluppo dei centri cittadini: «Il progetto, per il quale chiederemo l’adesione del capoluogo e dei maggiori comuni della provincia, mirerà a sensibilizzare la Regione per ottenere finanziamenti europei dedicati alla riqualificazione dei centri storici e delle attività in esso presenti. Vorrebbe dire per i sindaci, in breve, avere quella disponibilità economica che chiedono da tempo e per la quale spesso sono costretti a concedere il territorio in cambio di opere pubbliche, oltre a poter utilizzare uno strumento importante per migliorare la qualità della vita nelle piazze e nei quartieri», ha spiegato Fabrizio Tonini, direttore di Confesercenti.
Nei prossimi giorni, dunque, i comuni riceveranno la richiesta di adesione: «Partiremo proprio da Verona – ha concluso Tonini – alla cui Giunta chiediamo di valutare con attenzione il progetto prima di concedere un’area strategica e fondamentale come quella antistante la Fiera».